Perché una mostra sulla cartografia?
Ci sono ancora persone che usano le carte geografiche per viaggiare, ma il navigatore satellitare è sempre più popolare. Sono passati 120 anni da quando Giovanni De Agostini ha introdotto la moderna cartografia in Italia.
Il gusto del bello e del leggibile portava a rappresentare, anche in una carta in bianco e nero,la natura e la morfologia del terreno con l’aiuto di simboli e l’uso di caratteri diversi, ciascuno con il proprio significato.
I cartografi preparavano lecarte geografiche. Nel lettore c’era la visione di tutto il territorio e leggendole si creava nella mente il mondo circostante. L’uso dei simboli e dei colori aiutava la lettura e la comprensione.
Con il passare degli anni i cartografi vanno scomparendo e anche nel lettore non c’è più la capacità di comprendere la cartografia. Con la nuova tecnologia satellitare viene semplificato il modo di arrivare a destinazione, si va incontro al grande pubblico a scapito della professionalità del lettore.
Forse non apprezziamo più viaggiando le varie deviazioni che ci portavano
a scoprire lungo la strada cose nuove ?
Aprendo una carta geografica, se sapete leggerla, potrete già conoscere, con l’immaginazione, il viaggio che farete. Si deve scegliere bene come utilizzare al meglio le informazioni e la tecnologia che si rinnovano ogni giorno. Dobbiamo anche tornare al punto di partenza, riflettendo su come i nostri predecessori intendevano la cartografia e non cancellare l’importante contributo dato alla nostra cultura.
L’abbandono dell’istituzione delle scuole di cartografia da parte dei principali enti cartografici ha lasciato crescere elementi privi delle conoscenze cartografiche di base. Solo lo Stato, o lestrutture equivalenti, possono far fronte a questa carenzacon lacreazione di una scuola di cartografia che tramandi e migliori le conoscenze cartografiche.
Si devono unire le conoscenze del passato alle meraviglie della nuova tecnologia. Questo è il desiderio che ha portato alla realizzazione della mostra.