Inaugurazione :
6 luglio dalle 18:30 alle 19:30
Data:
dal 6 al 20 luglio
Orario:
Lun. - Ven. dalle 9:30 al 19:30
Palazzo Lombardia
sala espositivo IsolaSET
via Garvani 27,
Milano
Sviluppo Città Metropolitana, Giovani e Comunicazione
Struttura Eventi
Telephone: 02.67652051
Scaletta dell’Inaugurazione
Dal 6 al 20 luglio 2022
Spazio Espositivo IsolaSET di Palazzo Lombardia
I DE AGOSTINI E LA CARTOGRAFIA
130 anni di storia della moderna cartografia italiana iniziata a Como e portata nel mondo e 40 anni del Gemellaggio tra Osaka e Milano
Mostra realizzata con il Patrocinio:
del Consolato Generale del Giappone a Milano,
del Comune di Milano,
del Comune di Osaka,
del PROCOS S.p.A.
Si ringrazia per la collaborazione:
Regione Lombardia,
Japan cartographers association,
SANKO Warehouse.,Ltd,
Hotel Resol Trinity Osaka,
Promossa dall’Associazione Italgeo fondata da Giovanni De Agostini e da Imago Mundi di Minori Morozumi
PRESENTIAMO:
1. Regione Lombardia
Sotto Segretario ai Rapporti con le Delegazioni Internazionali Dr. Alan Rizzi
2. Console Generale del Giappone
Sua Eccellenza Yuji Amamiya
3. Italgeo
presidente Giovanni De Agostini
4. Procos S.p.A.
CEO Enrico Zodio
5. Imago Mundi
Minori Morozumi
Che cos’è questa mostra? Cosa rappresenta?
Trattando di cartografia non può che rappresentare UN VIAGGIO.
Però…in realtà, percorrendola, pannello dopo pannello, ci si renderà conto che sarà un DUPLICE viaggio.
UN PRIMO VIAGGIO è nella storia della cartografia italiana. Vedremo qui esposti 130 anni di cartografia, partendo da Giovanni De Agostini, il nonno di Giovanni De Agostini Jr, che fu il primo a introdurre in Italia la moderna tecnica cartografica.
L’Italia, alla fine del 1800, dipendeva completamente, per la produzione cartografica, da ditte tedesche.
1. GIOVANNI DE AGOSTINI nasce nel 1863 (quasi 160 anni fa!!) a Pollone, un borgo nelle vicinanze del Santuario d’Oropa, vicino a Biella, a 26 anni si laurea in GEOGRAFIA all’Università di Torino e si reca subito in Germania presso i più importanti cartografi del tempo ed è così che si aprono alla sua conoscenza ampi orizzonti che lo portano alla creazione di un apposito Istituto Cartografico con personale italiano e nel 1892 apre il primo laboratorio a Como. Nel 1901 la fondazione a Roma dell’Istituto Geografico De Agostini che tutti noi conosciamo.
Atlanti, Carte stradali 1:250.000 per il TCI, Pubblicazioni varie ed ancora…
Tra queste opere…le CARTE GEOPITTORICHE attraverso le quali “De Agostini immagina di condurre un giovanetto a vedere tutto quello che c’è di bello in Italia”.
2. Proseguiamo poi con ALBERTO MARIA DE AGOSTINI, fratello di Giovanni, nato nel 1883 (20 anni dopo), che, una volta ordinato Sacerdote, si reca subito nella Terra del Fuoco come missionario ed insegnante e lì si dedica con grande interesse all’esplorazione di questa splendida terra. Mandava al fratello i dati dei rilevamenti, in Italia venivano eseguite le carte e ogni 5 anni venivano corrette e date alla stampa. La chiave per la realizzazione delle carte di grande precisione sulla Patagonia è proprio l’identità di sistema lavorativo col fratello Giovanni.
3. Nel 1905 (42 anni dopo) nasce FEDERICO DE AGOSTINI, il figlio di Giovanni De Agostini che entra nell’azienda paterna nel 1927 e inizia subito a conoscere le tecniche usate in cartografia e a collaborare col padre.
Per più di dieci anni lavora in Centro e Sud America ed una volta rientrato in Italia, crea la società Italgeo. Ora Giovanni lo ricorda con questo nome per la sua associazione. In questo periodo completa la serie di carte geopittoriche realizzate dal padre, tra le quali la Carta Geopittorica di Milano e Laghi, che troverete esposta nella mostra. Citiamo anche i libri per ragazzi e volumetti per le scuole, per i quali si avvale anche della collaborazione di Bruno Munari e tante altre opere che troverete ampiamente descritte nei pannelli biografici esposti.
4. Il 1963 (62 anni dopo la fondazione dell’Istituto Geografico De Agostini) è l’anno in cui l’azienda di famiglia si arricchisce con una nuova figura: GIOVANNI DE AGOSTINI JR. figlio di Federico De Agostini.
Numerosi ed importanti saranno gli apporti da lui forniti alla cartografia.
Un particolare… che mi ha colpita… è per esempio l’abbandono della scrittura a mano dei toponomi per introdurre la fotocomposizione che permetteva di posizionare sulle carte tutte le scritte che prima erano disegnate a mano. Questo nell’ottica del continuo processo di semplificazione della produzione cartografica.
Nel 1990 si trasferisce in Zambia e nei 10 anni di collaborazione per la realizzazione della carta geologica del Paese conosce l’arrivo dei moderni sistemi digitali che hanno portato all’abbandono di tutti i precedenti sistemi tradizionali utilizzando i programmi per PC dedicati alla cartografia. Collaborando con ditte americane, australiane e canadesi riesce a conoscere e prendere possesso di queste nuove tecniche mantenendo l’alto grado di professionalità.
Il suo operato è molto attivo e prezioso, come avrete modo di osservare nel pannello della biografia a lui dedicato.
5. Il 2005 segna l’inizio della collaborazione con la moglie MINORI che, tra le tante cose delle quali si occupa, con la Società Cartografica Giapponese porta in Giappone il lavoro cartografico dei De Agostini, attraverso seminari e mostre. La sua società Imago Mundi porta il nome della prima Enciclopedia del mondo a fascicoli.
Alla fine del 2015 Minori pubblica una Carta geopittorica del Giappone seguendo lo stile di Federico De Agostini.
6. Ed arriviamo così ai giorni nostri, al 2016, anno in cui Giovanni De Agostini Jr FONDA L’ASSOCIAZIONE ITALGEO col fine di divulgare questo patrimonio cartografico e poter realizzare un museo con le opere della famiglia ed una scuola di cartografia.
7. Ora Giovanni e la moglie Minori De Agostini hanno vestito i panni dei “custodi della memoria” con lo scopo di far conoscere l’opera della famiglia e mantenerne vivo il ricordo, ma anche con l’obiettivo di arrivare ad aprire un museo per conservare ed esporre il materiale prodotto in oltre un secolo di attività.
L’esposizione si compone di circa 40 tavole cartografiche e geopittoriche e offre al visitatore una panoramica unica sulla produzione cartografica della storica famiglia De Agostini.
Una mostra che nasce con l’obiettivo di far conoscere il valore e la bellezza della tradizione cartografica italiana, un patrimonio artistico da custodire e da valorizzare ed illustrare e far conoscere nello spazio del gemellaggio con la città Giapponese di Osaka questa cittadina gemellata, nei suoi migliori aspetti, attraverso le carte del Giappone realizzate da 4 generazioni dedicate alla cartografia e la spiegazione della storia del gemellaggio e carta della prefettura di Osaka.
Non ultimo anche attraverso il film “ Gemellaggio tra Milano e Osaka “ creato dal Comune di Osaka. Abbiamo detto che festeggiamo i 40 anni di questo gemellaggio.
Ebbene si.
Era il 1981 quando il Sindaco di Osaka Oshima e il Sindaco di Milano Tognoli firmarono il gemellaggio. La Cerimonia della firma si tenne nel Municipio di Milano, nella “sala dell'orologio”.
I legami di questo gemellaggio si sono via via rafforzati e nel 2011, nell’ambito dell’apertura dell’evento per festeggiare 30° anniversario del gemellaggio, troviamo anche una mostra sulla cartografia dei De Agostini allestita proprio nel Municipio di Osaka.
Il SECONDO VIAGGIO che questa mostra offre, è un viaggio diverso per ognuno di noi… È quel viaggio che le carte esposte, solleticando la vostra fantasia, riusciranno a farvi compiere… quel viaggio immaginario che solo la consultazione e la lettura delle carte geografiche può suscitare.
Quel viaggio anche nel tempo… che i racconti di Giovanni De Agostini riusciranno a farvi compiere, come è successo a me quando, notando la precisione delle curve di livello dei nostri laghi, mi sono posta il problema di come fossero state rilevate…nei tempi che furono, senza le moderne tecnologie.
Molto semplice! Con il filo a piombo… calato negli abissi…
E qui ci si rende conto dell’immane lavoro che ogni carta racchiude e non possiamo che dire GRAZIE a chi ha realizzato tutto questo…in 130 anni di cartografia!
Tornare, quindi, al punto di partenza, riflettendo sul modo in cui i nostri predecessori pensavano alla cartografia e sul contributo che gli stessi hanno dato alla nostra cultura, ma allo stesso tempo di guardare avanti alle meraviglie della nuova tecnologia digitale.
Buon viaggio e buona mostra a tutti!
Cartella Stampa
La Regione Lombardia ospita nelle sue sale dello spazio espositivo di via Galvani,27 la mostra “I De Agostini e la cartografia”, dal 6 al 20 luglio, realizzata con il Patrocinio del Consolato Generale del Giappone a Milano, del Comune di Milano e del Comune di Osaka. Promossa dall’Associazione Italgeo fondata da Giovanni De Agostini che rappresenta - come testimonia il cognome - l’ultimo ramo della celebre famiglia che ha fatto la storia della geografia in Italia partendo da un piccolo laboratorio avviato a Como. La mostra celebra i 130 anni di storia della moderna cartografia italiana iniziata a Como e poi portata nel mondo. Ora Giovanni e la moglie Minori De Agostini hanno vestito i panni dei “custodi della memoria” con lo scopo di far conoscere l’opera della famiglia e mantenerne vivo il ricordo, ma anche con l’obiettivo di arrivare ad aprire un museo per conservare ed esporre il materiale prodotto in oltre un secolo di attività.
L’esposizione si compone di 38 tavole cartografiche e geopittoriche e offre al visitatore una panoramica unica sulla produzione cartografica della storica famiglia De Agostini, in particolare del fondatore dell’Istituto Geografico De Agostini, Giovanni con l’Atlante dei Laghi Lombardi, del figlio Federico e del fratello Alberto Maria, quest’ultimo famoso per le sue esplorazioni della Patagonia e della Terra del Fuoco. Nello spazio del gemellaggio con la città Giapponese di Osaka, sono esposte le carte del Giappone realizzate da 4 generazioni dedicate alla cartografia e la spiegazione della storia del gemellaggio e carta della prefettura di Osaka.
Esposte in mostra: la Carta del lago di Como del 1986 – 1904, la Carta Stradale al 250.000 del 1906-1910, la Cartografia Scolastica in italiano arabo e spagnolo, le tavole delle Province Lombarde tratte dalla Enciclopedia Italgeo e esempi della cartografia della Famiglia.
Gli obiettivi della mostra sono duplici: far conoscere ai cittadini lombardi ma anche ai turisti il valore e la bellezza della tradizione cartografica italiana, aumentandone l’apprendimento e sensibilizzando, così da custodire e valorizzare sempre di più questo patrimonio artistico. E illustrare e far conoscere la cittadina gemellata di Osaka nei suoi migliori aspetti.
Tornare, quindi, al punto di partenza, riflettendo sul modo in cui i nostri predecessori pensavano alla cartografia e sul contributo che gli stessi hanno dato alla nostra cultura, ma allo stesso tempo di guardare avanti alle meraviglie della nuova tecnologia digitale.